24 maggio 2021
Sognare. Un altro posto, altre persone, un’altra vita. Sognare di essere diversi, di fare un lavoro diverso. Sognare e rimpiangere. Rimpiangere di non aver fatto scelte diverse, di non aver avuto un coraggio diverso, di non essere fuggiti o di non essere rimasti.
Sognare e illudersi. Illudersi di un futuro diverso, finalmente felice. Sognare, rimpiangere e illudersi: quante persone sciupano il proprio presente con queste proiezioni, con il desiderio di un “altrove” in cui essere contenti, di un luogo fiabesco dove il lieto fine sia quotidiano. E così si rischia di perdersi il lieto fine reale, quello che dà sapore alla nostra vita di ogni giorno, ma che, visti i nostri sogni, i nostri rimpianti e le nostre illusioni, ci lascia irrimediabilmente insoddisfatti.
“Altrove” è un mondo che non esiste, e che proprio per questo è così bello. “Altrove” è il luogo dove essere contenti di sè stessi, è una dimensione dove nulla può rovinare la nostra serenità. Ma allora potremmo trovarlo facilmente, questo “altrove. Non è lontano, anzi. E’ dentro di noi, e ci permette di vedere tutto con occhi diversi.
Non abbiamo bisogno di cambiare posto, persone, vita. Cambiamo noi. E, di conseguenza, cambia tutta la realtà attorno a noi, pur restando la stessa realtà. Niente più, fughe, niente più rimpianti, niente più illusioni. Solo vita vera, emozioni e sentimenti veri, gustati e assaporati, accolti e apprezzati così come sono, persone vere, considerate un dono, una ricchezza, con cui percorrere un tratto di strada, da buoni compagni di viaggio. Solo così i sogni diventano realtà.
don Roberto