Grest

15 luglio 2024

Chi è pessimista e continua a ripetere che tutto va male e che il mondo è già nel baratro e che la Chiesa non ha più niente da dire e tra un po’ scomparirà, non ha mai visto un grest. E cioè non ha mai visto giovani e meno giovani che si dedicano per settimane ai bambini, facendoli giocare, divertire, riflettere. Non ha mai visto il bene che opera, immagine di quel Bene supremo che noi chiamiamo Dio. “Fare il grest” è immergersi non solo nella polvere del campetto, ma anche nella gioia di una fatica condivisa, fatta in nome di un’amicizia con gli altri e per Gesù. È regalare il proprio tempo e le proprie energie per migliorare il mondo e farlo diventate luogo di pace e di condivisione.

“Fare il grest” significa aprire la mente e il cuore alle esigenze dell’altro, mettere il suo bene al centro, far sì che possa crescere nell’amore. Il grest è la Chiesa che cammina e lavora,  che si occupa dei piccoli e dei giovani,  che è disposta a fare ancora sforzi per annunciare Gesù. Una Chiesa che non si arrende al pessimismo e che crede che ci sia ancora tanta gioia nel seguire il suo Signore. Viva il grest, dunque! E auguriamoci che tutti sappiano vedere le cose belle che Dio continua a regalare agli “umani”.

don Roberto