1° novembre 2021
E’ proprio così difficile diventare santi? Forse fino a qualche decennio fa sì. Ma poi , soprattutto con il pontificato di Giovanni Paolo II, il popolo cristiano ha iniziato a conoscere santi “della porta accanto”, per usare un’espressione cara a papa Francesco.
Persone, uomini e donne, che hanno vissuto la propria quotidianità riempiendola d’amore. Perchè questo è ciò che permette di diventare santi: l’amore. Non si è santi perchè si hanno le estasi mistiche e le stigmate, si è santi perchè si vive in pienezza l’amore.
Ecco perchè la santità è qualcosa di accessibile a tutti. Chi di noi non ha la possibilità e la capacità di amare? La vita di ognuno è piena di situazioni nelle quali si è quasi costretti ad amare. E non perchè ci sia sempre un sentimento, quanto perchè, fedeli al comandamento di Gesù, per amore di Lui riusciamo a fare gesti e a dire parole d’amore. Anche nei confronti di chi non amiamo.
La santità, allora, consiste precisamente nella volontà di amare, realizzata giorno per giorno, con l’aiuto di Dio. Ovviamente, non è sempre facile. Ci sono le nostre debolezze, sulle quali il diavolo fa leva per distoglierci dalla strada indicata, e percorsa, da Gesù.
Eppure, nonostante le fragilità, abbiamo dentro di noi la spinta verso tutto quello che profuma d’amore. Si tratta di allenarsi nella pratica quotidiana, fino a quando ci sarà abituale agire bene, aiutare gli altri, trovare momenti prolungarti per stare in intimità con il Signore. E così, senza chissà quali grandi imprese, saremo santi.
Certo, non finiremo sui calendari, ma tante persone verranno al nostro funerale sinceramente dispiaciute per la morte di chi le ha aiutate, sostenute, ascoltate, amate. Vale la pena, dunque, impegnarsi un po’. Anche solo per avere un po’ di gioia già su questa terra.
don Roberto