24 aprile 2017
La notizia è di qualche settimana fa: Toni Iommi, chitarrista e leader dei Black Sabbath (uno dei più noti gruppi “satanici”) ha composto un brano di musica sacra, ispirato al salmo 133, per la cattedrale di Birmingham, la sua città.
Il riavvicinamento alla fede cristiana è avvenuto in seguito alla terribile esperienza della sofferenza.
Colpito da un cancro, ha dovuto fare due conticini con le realtà importanti della vita e non ha avuto dubbi su chi scegliere tra Dio e satana.
Per la verità Iommi non è l’unico musicista “maledetto” ad essersi convertito.
Nella lista troviamo, infatti, Brian “Head” Welch, chitarrista dei Korn, il quale ha dichiarato: “E’ come se Gesù fosse sceso in terra e mi avesse abbracciato. Mi sono sentito a casa”.
E poi Tom Araya, leader degli Slayer, Dave Mustaine, Zakk Wyilde, Pete Sandoval. E Alice Cooper, che ha detto: “Amo considerarmi come il figliol prodigo. E’ facile bere birra, distruggere le camere d’albergo. Ma essere cristiano è la scelta più dura. E’ questa la vera ribellione”.
E’ bello constatare che Cristo affascina ancora.
E che la Sua grazia può raggiungere chiunque, può cambiare i cuori e trasformare le vite.
Qualche volta, vedendo come vanno le cose nel mondo e nella Chiesa, abbiamo la tentazione di credere che tutto sia negativo, che non ci sia più spazio per la speranza.
Forse anche perchè le notizie che ci arrivano (che ci vogliono far arrivare!) sono quasi esclusivamente quelle brutte.
E corriamo il rischio di non pensare più al Cristo Crocifisso e Risorto, che ha vinto la morte e il peccato, e riempie di bene la vita del mondo. Qualcuno, che pur si professa molto cristiano, si dimentica un po’ troppo spesso che Dio è più forte di satana e che il mondo è pieno delle meraviglie del Signore, che ha mandato il Suo figlio per liberarci e perchè restassimo liberi.
Liberi di amare e di lasciarci amare.
E nessuno è escluso dall’amore di Dio.
don Roberto