Spiritualità

1° luglio 2024

Sete di “qualcosa” più che di “Qualcuno “. Si potrebbe definire così il risultato di un’ indagine promossa dalla Pontificia Università della Santa Croce e da altri sette atenei riguardante i valori e la religiosità dei giovani ( dai 18 ai 29 anni) di Argentina, Brasile, Italia, Kenya, Messico, Filippine, Spagna e Regno Unito. Per quanto riguarda il nostro Paese, il 52%si dice interessato alla spiritualità, ma solo il 35% afferma di credere in Dio. Di questo 35% il 52% si dichiara cattolico e il 61% di questi cattolici frequenta la Messa almeno una volta al mese. Con numeri comprensibili: 9 giovani su 100 frequentano la Messa almeno una volta al mese.

Per consolarci diciamo che in Argentina e Spagna va peggio. E questo fa ulteriormente riflettere: in Paesi di consolidata tradizione cattolica la crisi è molto più profonda che altrove. Potremmo fare tante analisi sulle cause e tante proposte più o meno fantasiose per porre rimedio su questa situazione, ma forse bisognerebbe partire dal ” frequentare” davvero i giovani, presentando qualche proposta anche impegnativa e motivante, dando una gioiosa testimonianza di incontro con Gesù. Dare un senso autentico alla propria vita, un senso che vada oltre la materialità, il divertimento e il benessere psicofisico,  un senso che possa cambiare in meglio il mondo: credo che sia il fine di tanti giovani, che comunque cercano Qualcuno. E questo “Qualcuno “, noi lo sappiamo,  è solo  Gesù.

don Roberto