Storia

Il Santuario di Santa Maria Bambina, molto più conosciuto come Madonna del Noce, risale al 1470.

Originariamente la chiesa era dedicata alla Madonna di Loreto, come testimonia l’iscrizione alla base del dipinto oggi collocato sulla parete di fondo del presbiterio come icona sopra l’altare maggiore, immagine di indiscutibile valore storico.
Oltre al quadro, l’iconografia della Vergine Lauretana si trova anche in una scultura su tondo marmoreo che riprende un particolare centrale della Madonna dipinta.
Prima del 1990 il pezzo era murato sopra la porta della sacrestia, poi è stato inserito sotto la mensa dell’altare maggiore, ristrutturato su iniziativa del parroco don Alfonso Rossi.

Il Santuario, per un periodo adibito a chiesa parrocchiale, venne ampliato nel 1615. La decorazione del presbiterio venne rinnovata nel 1947 dal pittore Torildo Conconi. La facciata a capanna della chiesa presenta un portale con sovrastante lunetta nella quale è inserito un altorilievo in cotto eseguito nel 1970 da Giovanna Tavani. L’interno, ad una sola navata, presenta due cappelle laterali ed un abside a pianta quadrata sovrastata da cupola. Nelle cappelle si conservano affreschi e stucchi in parte risalenti al XVII secolo. Sul lato sinistro è collocato il campanile caratterizzato da muratura in pietra a vista sugli angoli e nella cella campanaria sormontata da un tamburo poligonale.

Importanti lavori di restauro sono stati eseguiti tra il 2009 e il 2012.

Il culto lauretano in seguito si perse e il Santuario è ormai conosciuto come dedicato a Santa Maria Bambina. Questo perché a Loreto la festa principale dedicata alla Madonna si celebrava l’8 settembre, festa della Natività di Maria Vergine.
Tale celebrazione a Grandate ha fatto percepire la chiesa come dedicata a questa commemorazione.

Dopo gli ampliamenti del 1615 il santuario sostituì la chiesa di San Pos (sospesa già dal 1620 e sconsacrata nel 1631) anche come chiesa cimiteriale. I defunti venivano dunque seppelliti nei sepolcreti scavati prima sotto il portico davanti alla chiesa originaria, poi sotto il pavimento della nuova. Anche questo fatto ha contribuito a mantenere i grandatesi affezionati a questa chiesa.

Nel 1938 è stata acquistata la statua di Maria Bambina posta sotto l’affresco del 1470, benedetta dal vescovo Mons. Alessandro Macchi che il 14 giugno 1947 ha decretato l’elevazione di S. Maria in campagna al titolo di Santuario di Maria Santissima Bambina.
Intensi sono la fede e l’affetto che gli abitanti di Grandate riversano sulla Madonna e sul Santuario, tanto che, nonostante sia San Bartolomeo il patrono della città, la principale festa religiosa è quella di Maria Bambina, che si celebra la seconda domenica di settembre.