Bartolomeo

20 ottobre 2025

Bartolomeo o Natanaele. Un israelita nel quale non c’è falsità, come dice di lui Gesù. Natanaele è un uomo schietto, lontano dal “politicamente corretto”. Avrebbe fatto poca carriera nel mondo, anche (soprattutto?) in quello odierno. ” “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?”, è la sua affermazione di squalifica per un uomo che è presentato come il Messia eppure viene da un villaggio così anonimo e insignificante.

Pregiudizi e campanilismo? Certamente. Ma Gesù riesce a cogliere quello che di buono c’è, dentro quest’uomo che non nasconde i propri difetti. Di sicuro Bartolomeo non è un discepolo ipocrita, uno di quelli che nascondono le proprie opinioni per farsi benvolere da qualche potente. E questa è una garanzia per chi avrà il dovere di annunciare verità scomode rivelate da un uomo scomodo. Il discepolo non può annacquare il messaggio di Gesù. Può dosarlo perché sia accolto con meno resistenze, ma non può annunciarne solo le parti meno difficili.

Il Vangelo non può essere sezionato. Anche Bartolomeo/Natanaele darà la vita per Gesù in un martirio tra i più terribili. E sembra quasi ovvia, questa conclusione, per un uomo con un carattere come il suo. Ma nulla è ovvio e scontato nel nostro cammino di discepoli. Le debolezze e la fragilità sono caratteristiche tipiche di ogni essere umano. Il discepolo deve essere capace di attingere alla grazia di Dio per custodire e fortificare la fede. L’ Eucaristia, la Confessione, la preghiera quotidiana sono i pilastri del nostro annuncio e del nostro agire.

don Roberto