1° dicembre 2025
Una ragazza che riceve un annuncio sconvolgente: sarà la madre del Figlio di Dio. Comincia, anche per Maria, un cammino di discepolato. In ordine cronologico è lei la prima discepola. Ma lo è anche da tutti gli altri punti vista. È lei che porta nel grembo Gesù. Come tutte le madri, inizia a conoscere e a mettere al centro quel bambino che cresce, che si muove dentro di lei. E poi la nascita, la visita dei pastori ,quella dei Magi. Maria osserva, medita, rielabora. Cresce anche lei nella comprensione di quel figlio che andrà sulle vie della Palestina ad annunciare la misericordia e la vicinanza di Dio. E anche lei cammina, percorre le strade e affronta i disagi e i pericoli di quei luoghi.
Il discepolo non può restare lontano da Gesù. Il vero discepolo condivide la vita del Maestro ,che non ha un sasso dove posare il capo. Non è stato facile, per Maria, far finta che quel figlio non fosse più suo. Non è stato facile, e i Vangeli ne danno testimonianza, accogliere il fatto che Gesù appartiene non alla propria famiglia, ma a coloro che ascoltano la parola e la mettono in pratica, alle folle, a Dio…a tutti. Il discepolo mette al primo posto le esigenze di Dio. Se coincidono con le proprie, bene. E se non coincidono, bene lo stesso: si fa quello che Dio dice. Fino alla fine, fino alla Croce.
Dove l’amore dei discepoli verso Gesù viene davvero messo alla prova e cede, si sfalda. Maria invece è lì, con il figlio agonizzante, a soffrire come solo una madre può soffrire quando assiste impotente alla morte del proprio figlio tra mille tormenti. È inutile negarlo: seguire Gesù comporta anche sacrificio e dolore. Non solo quello, grazie a Dio. Ma saremmo degli sciocchi se pensassimo che la vita del discepolo possa essere diversa da quella del Maestro.
Croce e risurrezione, osanna e crucifige: anche per noi le vicende saranno alternate. Ma sappiamo che, in ogni momento, il nostro Signore ci tiene per mano.
don Roberto
