11 agosto 2025
“La preghiera è ritrovarsi frequentemente, da soli a soli, con Chi sappiamo che ci ama”. Questa bellissima frase di santa Teresa d’Avila ci potrebbe aiutare, in questo tempo di vacanza, a mettere in atto il fermarsi a pregare un po’ di più, rispetto al solito.
Quanto tempo dedichiamo quotidianamente alla preghiera? E quali sono le caratteristiche della nostra preghiera? Posto che ognuno di noi costruisce la preghiera che più gli è congeniale, perché ognuno dialoga con Dio come più gli piace, sarebbe importante che la preghiera trovasse alimento nella nostra vita e alla nostra vita desse alimento. Ogni giorno la preghiera dovrebbe avere un momento di adorazione: riconoscere che Dio è Dio, che non è importante per i regali che ci fa,ma semplicemente perché esiste. Si potrebbe prendere spunto, per questo tipo di preghiera, dalle “Laudi di Dio altissimo” di san Francesco d’Assisi.
Poi, dopo aver adorato, potremmo ringraziare per tutte le cose meravigliose che ogni giorno il Signore ci regala. Questo tipo di preghiera ci aiuterebbe a vedere l’opera di Dio nella nostra vita e in quella della Chiesa e del mondo. E ci farebbe toccare con mano il Suo amore. A questo amore non sempre rispondiamo in modo adeguato. Ecco allora il momento della preghiera nel quale chiediamo perdono per le nostre mancanze e imploriamo la Sua misericordia.
E infine pensiamo a tutti i bisogni delle persone, a partire dai nostri cari, della Chiesa e del mondo e ci facciamo intercessori con una preghiera di richiesta, che non può non essere preghiera di assoluta fiducia. Affidiamo alle Sue mani amorevoli noi stessi e gli altri. Ovviamente, nulla vieta di pregare in altri modi. L’ importante è pregare ogni giorno. Anche dilungandosi un po’.
don Roberto