Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 13,31-33a.34-35.
Quando Giuda fu uscito, Gesù disse : «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.
Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho già detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».
Grande promessa dell’Apocalisse: cieli nuovi, terra nuova, niente lutto, affanno, lamento,
lacrime..
La vorremmo già realizzata. E’ solo per l’aldilà?
Ecco io faccio nuove tutte le cose… si oggi… anche su scala mondiale, non ci
accontentiamo più delle piccole cose, quando in milioni hanno fame, muoiono, sono
perseguitati.
Nel Vangelo torniamo alla passione: Gesù tradito da uno dei suoi e viene descritto come
“glorificato”, di più: Dio stesso è stato glorificato in lui.
Il male serve.. ad aprire la porta al bene?
Dio stesso si incaricherà di glorificarlo a sua volta.
“ Padre passi da me questo calice….” nemmeno Gesù era contento di fare quella fine lì,
ha chiesto di esserne sollevato: eppure ha percepito che da lì doveva passare, come dal
camino di Auschwitz.
Come avrà visto Dio, suo padre, in quel momento? Cinico? Folle? Non onnipotente? Non
lo ha salvato, non lo ha tolto dalla gogna.
Siamo in grado noi di comprendere? Di cogliere una verità in questi gesti?
Paolo e Barnaba invitano e raccomandano i discepoli a restare saldi nella fede “perchè,
dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni”.
A che prezzo grano e gramigna devono crescere insieme ?
Monache Benedettine SS. Salvatore Grandate